A. Gal. Rdc – 28/6/20
Ci sono diversi bianconeri che conosco e apprezzo: dal mio amico Lanza a Brunamonti e Bonamico.Grafico e agente pubblicitario, titolare, insieme con la sorella, dell’agenzia Zonamista. Nino non dimentica com’è cambiata la sua vita da quando ha perso un occhio. «Era il 2008 – dice Pellacani -. Devo ringraziare Elena, mia moglie, che mi ha salvato. Adesso sono padre, oltre che di Nicola, che ha 31 anni, di Maria Giulia, 4 e Anna, 1».
Il nome Anna è stato indicato da Maria Giulia, che in un primo tempo . a precisa domanda, con i suoi 3 anni, disse che avrebbe chiamare la neonata semplicemente «sorella». Per Nino, in carriera, uno scudetto e due Coppe Italia con Treviso, le stagioni in Fortitudo dal 1983 al 1987 e nella stagione 1988/89. Nelle altre tappe della carriera, oltre a Reggio Emilia, anche Livorno, Torino, Treviso e Modena.
Uomo Fortitudo (167 presenze e 1.164 punti) a tutto tondo. Autore di tante provocazioni antibianconere, Nino ha diversi amici virtussini . «Il derby è un gioco di ruolo. E se non si trascende è davvero bello e divertente. Nutro una grande stima nei confronti di Roberto Brunamonti – dice – e uno dei miei amici più cari è Matteo Lanza, che ha iniziato nella Virtus».
Il trittico di stima si chiude con un altro bianconero. «Sono sincero, da giocatore era proprio il classico avversario che non sopportavo. Poi, quando ha smesso di giocare, ho avuto l’opportunità di parlargli e di conoscerlo. Marco Bonamico è una persona interessante e intelligente».
Torna per un attimo ai Giardini Margherita e all’estate del 1990. «In quella squadra c’erano Montecchi, Vidili. Della Valle. il sottoscritto e tanti altri ragazzi di valore Uno dei gruppi più belli”
Anche perché c’erano un paio di ragazzi, Vidili e Della Valle. lanciati da Guerrieri, come Abbio, Morandotti, Pessina.